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In molti casi non sarà proprio possibile adattarsi. Per esempio, in alcune zone le alte temperature e la mancanza d'acqua impediranno del tutto la coltivazione dei campi. I Paesi in via di sviluppo sono, in generale, più vulnerabili. I fattori che si sommano a loro sfavore sono le maggiori variazioni del clima e la mancanza di infrastrutture tecnologiche e finanziarie.<ref>[https://link.springer.com/article/10.1007/s11625-020-00807-9 Loss and Damage and limits to adaptation]: recent IPCC insights and implications for climate science and policy</ref>
 
In molti casi non sarà proprio possibile adattarsi. Per esempio, in alcune zone le alte temperature e la mancanza d'acqua impediranno del tutto la coltivazione dei campi. I Paesi in via di sviluppo sono, in generale, più vulnerabili. I fattori che si sommano a loro sfavore sono le maggiori variazioni del clima e la mancanza di infrastrutture tecnologiche e finanziarie.<ref>[https://link.springer.com/article/10.1007/s11625-020-00807-9 Loss and Damage and limits to adaptation]: recent IPCC insights and implications for climate science and policy</ref>
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Le comunità povere e marginalizzate, comprese quelle nei Paesi ricchi, difettano delle capacità elementari per adattarsi ai livelli attuali di riscaldamento globale.<ref name=":6" />. Per di più, molto spesso la causa della marginalizzazione di queste comunità coincide proprio con le azioni che hanno innescato i cambiamenti climatici: colonialismo, sfruttamento delle risorse e accumulo di capitali ottenuti dallo sfruttamento dei combustibili fossili.<ref name=":6" /> Spesso mentre si estrae una risorsa da un territorio se ne danneggiano altre. Un caso del genere è avvenuto presso i pozzi petroliferi nel delta del Niger<ref>AltrEconomia [https://altreconomia.it/le-responsabilita-di-shell-per-il-disastro-nel-delta-del-niger/ Le responsabilità di Shell per il disastro nel Delta del Niger]</ref> che hanno contaminato campi e risorse idriche delle popolazioni locali.
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Le comunità povere e marginalizzate, comprese quelle nei Paesi ricchi, difettano delle capacità elementari per adattarsi ai livelli attuali di riscaldamento globale.<ref name=":6" /> Per di più, molto spesso la causa della marginalizzazione di queste comunità coincide proprio con le azioni che hanno innescato i cambiamenti climatici: colonialismo, sfruttamento delle risorse e accumulo di capitali ottenuti dallo sfruttamento dei combustibili fossili.<ref name=":6" /> Spesso mentre si estrae una risorsa da un territorio se ne danneggiano altre. Un caso del genere è avvenuto presso i pozzi petroliferi nel delta del Niger<ref>AltrEconomia [https://altreconomia.it/le-responsabilita-di-shell-per-il-disastro-nel-delta-del-niger/ Le responsabilità di Shell per il disastro nel Delta del Niger]</ref> che hanno contaminato campi e risorse idriche delle popolazioni locali.
    
I Paesi più ricchi hanno più risorse di quelli poveri per adattarsi alle richieste di un clima che cambia, questo significa che i Paesi poveri hanno bisogno di supporto finanziario e sostegno tecnologico. Quanto maggiore sarà il riscaldamento, tanto più seri saranno gli impatti sulle società, le economie, la salute umana e degli ecosistemi; la sfida dell’adattamento sarà quindi più complicata.
 
I Paesi più ricchi hanno più risorse di quelli poveri per adattarsi alle richieste di un clima che cambia, questo significa che i Paesi poveri hanno bisogno di supporto finanziario e sostegno tecnologico. Quanto maggiore sarà il riscaldamento, tanto più seri saranno gli impatti sulle società, le economie, la salute umana e degli ecosistemi; la sfida dell’adattamento sarà quindi più complicata.
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