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Scenari e prospettive A + B
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Molti cambiamenti dovuti alle emissioni di gas serra passate e future sono irreversibili per secoli o millenni. Questo è vero specialmente per i cambiamenti nella circolazione oceanica, nelle calotte di ghiaccio e nel livello del mare a livello globale.
 
Molti cambiamenti dovuti alle emissioni di gas serra passate e future sono irreversibili per secoli o millenni. Questo è vero specialmente per i cambiamenti nella circolazione oceanica, nelle calotte di ghiaccio e nel livello del mare a livello globale.
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== Seconda parte ==
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=== Scenari e prospettive ===
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''Quali sono i differenti scenari di innalzamento della temperatura e possibili strade da percorrere per la mitigazione dei cambiamenti climatici? Quali le sfide e le incertezze che incontreremo?''
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==== A. Modelli climatici e cambiamenti proiettati nelle emissioni di gas serra e temperatura atmosferica ====
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I modelli climatici sono simulazioni computerizzate molto sofisticate. Gli scienziati e i politici li usano per analizzare che impatto avranno le variazioni delle emissioni di gas serra sul clima della Terra. Si possono usare i modelli climatici anche per calcolare come agiranno le diverse tecnologie e le politiche ambientali. Alcune scelte possono accelerare e amplificare i cambiamenti climatici. Altre scelte possono mitigarne gli effetti.
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La '''mitigazione''' dei cambiamenti climatici raggruppa gli sforzi di ridurre o prevenire le emissioni di gas serra.
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Nell'ultimo rapporto dell'IPCC<ref>IPCC, 2021, [https://www.ipcc.ch/report/ar6/wg1/ AR6 The Physical Science Basis]</ref> ci sono descritti cinque possibili scenari di cambiamenti climatici basati sui modelli scientifici. I livelli di riscaldamento che possiamo aspettarci variano da "molto basso" a "molto alto". Ogni scenario dipende dalla quantità di CO2 e altri gas serra che l'umanità emetterà nei prossimi decenni.
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Gli scenari possono tenere in considerazione anche variazioni nella popolazione mondiale, cambiamenti di uso del suolo, politiche di commercio e investimento, le nostre abitudini alimentari e tutti gli altri sforzi di controllare le emissioni.
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* Nello scenario di riscaldamento "'''molto alto'''" la temperatura terrestre salirà di 3,3 - 5,7°C entro la fine del secolo. Il mondo continuerà a seguire uno sviluppo strettamente dipendente dal carbonio. Le emissioni di CO2 triplicheranno entro il 2100, rispetto ai valori attuali.
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* Nello scenario di riscaldamento "'''alto'''" la temperatura salirà di 2,8 - 4,6°C entro il 20100. In questa ipotesi, le Nazioni faranno pochissimi sforzi per limitare le loro emissioni. Entro la fine del secolo le emissioni di CO2 raddoppieranno rispetto al livello di oggi.
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* Lo scenario "'''medio'''" lo vivremo se riusciremo a mantenere fino a metà secolo le emissioni odierne, per poi diminuirle lentamente. In questo caso la temperatura terrestre salirà di 2,1 - 3,5°C entro il 2100.
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* In uno scenario "'''basso'''" l'umanità limita le sue emissioni già nel decennio in corso. Dovremmo riuscire a raggiungere il pareggio "Zero emissioni" nel 2075. La temperatura salirà di 1,3 - 2,4°C entro il 2100.
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* Nello scenario "'''molto basso'''" già in questo decennio le emissioni diminuiscono rapidamente. Il pareggio a zero emissioni nette arriverebbe nel 2050. Vedremmo comunque un riscaldamento di 1,0 - 1,8°C entro il secolo.
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==== B. Sfide e compromessi ====
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In tutti gli scenari calcolati dall'IPCC è molto probabile che nel 2040 il riscaldamento globale sarà di 1,5°C. Rispetto a come viviamo oggi, i rischi per i sistemi umani e naturali saranno maggiori. Tenere il riscaldamento sotto i 2°C dipende da quanto emetteremo nei prossimi 10 anni. Solamente i due scenari a basse emissioni ci permetteranno di raggiungere questo obiettivo.
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Senza impegni politici di vasta portata e profondi mutamenti di abitudini e tecnologie il mondo è in corsa verso un riscaldamento superiore ai 3°C. Un mondo più caldo di 3°C è molto diverso da quello in cui viviamo oggi. Aumenteranno i rischi connessi a ondate di calore, siccità, tempeste violente, piogge torrenziali e alluvioni. Saranno gli ecosistemi e le popolazioni di tutto il mondo a soffrirne le conseguenze.
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Per decidere come approcciare la crisi climatica ed ecologica bisogna innanzitutto capire quali difficoltà e quali compromessi caratterizzano ogni scenario.
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Possiamo cominciare dalle sfide e gli arrangiamenti dell'Accordo di Parigi. Questo trattato internazionale ha lo scopo di limitare il riscaldamento a 1,5°C.
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Per limitare il riscaldamento globale a 1,5°C, dovremmo dimezzare le emissioni mondiali di CO2 entro il 2030. L'anno limite per raggiungere il pareggio delle zero emissioni nette sarebbe il 2050. Servirebbero anche grandi riduzioni nelle emissioni degli altri gas serra come il metano e l'N<sub>2</sub>O. Volendo agire in modo equo, i Paesi ricchi dovrebbero tagliare le proprie emissioni in modo ben più incisivo dei Paesi più poveri.
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Una preoccupazione che frena questo corso di azione è che una grande riduzione nell'uso di energia potrebbe ridurre gli standard di vita nei Paesi ricchi e industrializzati. Allo stesso tempo, nei Paesi più poveri diventerebbe più difficile alzare il livello di vita. Aumentare gli standard di vita nei Paesi più poveri in alcuni casi richiederà un aumento nel consumo di energia. Serviranno anche investimenti in tecnologie più efficienti e servizi pubblici.<ref>Marta Baltruszewicz et al, 2021, [https://iopscience.iop.org/article/10.1088/1748-9326/abd588/meta Household final energy footprints] in Nepal, Vietnam and Zambia: composition, inequality and links to well-being</ref>
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Stime recenti mostrano come sarebbe possibile raggiungere standard di vita sufficienti e, al tempo stesso, ridurre la domanda mondiale di energia.<ref>[https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0959378020307512 Providing decent living with minimum energy]: A global scenario</ref> Per fare ciò, occorre ridurre drasticamente sia gli sprechi che i consumi eccessivi. Ecco alcuni modi per raggiungere questo traguardo:
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# Aumentare la produzione di energia pulita da tecnologie a basso o nullo utilizzo di carbonio. Queste fonti sono l'energia eolica e solare. Allo stesso tempo, occorre diminuire e alla fine eliminare gli investimenti e la produzione di energia da combustibili fossili (gas, carbone, petrolio).
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# Investire in tecnologie efficienti e infrastrutture adeguate (isolamento termico degli edifici, trasporti pubblici,...)
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# Assicurare a tutti un accesso sufficiente ed economicamente abbordabile all'energia. La gente deve poter usare energia per la cucina, il riscaldamento, la refrigerazione, i trasporti e le comunicazioni. I consumi eccessivi dei più ricchi vanno ridotti.
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# Modificare le proprie abitudini alimentari per favorire il consumo di cibi locali e di stagione. Questo ridurrà le emissioni dal settore agricolo.
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# Sottrarre CO2 dall'atmosfera conservando e recuperando gli ecosistemi naturali.<ref name=":13" />
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Uno studio scientifico ha calcolato quel che dovremmo fare per avere il 50% di possibilità di raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Dovremmo smettere oggi stesso di estrarre carbone dalle miniere e di fare investimenti legati all'estrazione di combustibili fossili.<ref>[https://www.nature.com/articles/d41586-021-02444-3 Most fossil-fuel reserves must remain untapped] to hit 1.5 °C warming goal</ref><ref>IEA, [https://www.iea.org/reports/net-zero-by-2050 Net Zero by 2050 Report IEA]</ref> Per esempio, dovremmo fermare la ricerca petrolifera in mare e non autorizzare nuove piattaforme petrolifere offshore.
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Un ostacolo che ci impedisce di limitare le emissioni è la mancanza di cooperazione internazionale. A livello personale, c'è una resistenza ad abbandonare o modificare stili di vita caratterizzati da sprechi e da un alto impiego di energia. La tendenza a consumare sempre di più, oltre i bisogni, si diffonde.
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Se tutti gli attuali obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fossero raggiunti, non saranno comunque sufficienti a contenere il riscaldamento sotto 1,5°C.<ref name=":13" /> È probabile che avremo comunque almeno 3°C di riscaldamento globale, un risultato assai rischioso per l'umanità.
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