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'''<big>Introduzione</big>'''
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== '''<big>Introduzione</big>''' ==
 
   
La Global Assembly è una riunione di persone provenienti da tutto il mondo per discutere della '''crisi climatica ed ecologica'''.
 
La Global Assembly è una riunione di persone provenienti da tutto il mondo per discutere della '''crisi climatica ed ecologica'''.
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'''Cos’è una citizens’ assembly?'''
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=== '''Cos’è una citizens’ assembly?''' ===
 
   
La citizens’ assembly è composta da un gruppo di persone con diversi percorsi di vita. Si riunisce ai fini di informarsi su un determinato argomento, deliberare su possibili modi per attivarsi, presentare proposte a governi e leader e generare idee per stimolare un cambiamento più ampio. Questa assemblea rappresenta una miniatura del luogo in questione (per esempio, un paese o una città, o in questo caso il mondo), secondo criteri demografici quali genere, età, reddito e livello di istruzione.
 
La citizens’ assembly è composta da un gruppo di persone con diversi percorsi di vita. Si riunisce ai fini di informarsi su un determinato argomento, deliberare su possibili modi per attivarsi, presentare proposte a governi e leader e generare idee per stimolare un cambiamento più ampio. Questa assemblea rappresenta una miniatura del luogo in questione (per esempio, un paese o una città, o in questo caso il mondo), secondo criteri demografici quali genere, età, reddito e livello di istruzione.
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'''Cos’è la Global Assembly?'''
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=== '''Cos’è la Global Assembly?''' ===
 
   
La Global Assembly del 2021 è composta da:  
 
La Global Assembly del 2021 è composta da:  
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In vista di queste trattative della COP26, la Core Assembly sta riunendo un gruppo di 100 persone, che rappresentano una sorta di fotografia della popolazione del pianeta. Il loro compito è di approfondire la propria comprensione della crisi climatica ed ecologica, deliberare e selezionare i messaggi chiave da presentare alla COP26 di Glasgow nel novembre 2021. Quest'anno, la Global Assembly delibererà sulla seguente domanda: “Come può l'umanità affrontare la crisi climatica ed ecologica in modo etico ed efficace?"
 
In vista di queste trattative della COP26, la Core Assembly sta riunendo un gruppo di 100 persone, che rappresentano una sorta di fotografia della popolazione del pianeta. Il loro compito è di approfondire la propria comprensione della crisi climatica ed ecologica, deliberare e selezionare i messaggi chiave da presentare alla COP26 di Glasgow nel novembre 2021. Quest'anno, la Global Assembly delibererà sulla seguente domanda: “Come può l'umanità affrontare la crisi climatica ed ecologica in modo etico ed efficace?"
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'''Introduzione ai materiali di apprendimento'''
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=== '''Introduzione ai materiali di apprendimento''' ===
 
   
Questo opuscolo informativo fa parte di una serie di risorse che sosterranno la fase di apprendimento e deliberazione della Global Assembly. Lo scopo di questi materiali didattici è quello di fornire informazioni e dati in modo da poter formare le proprie opinioni sulla crisi climatica ed ecologica.
 
Questo opuscolo informativo fa parte di una serie di risorse che sosterranno la fase di apprendimento e deliberazione della Global Assembly. Lo scopo di questi materiali didattici è quello di fornire informazioni e dati in modo da poter formare le proprie opinioni sulla crisi climatica ed ecologica.
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Per completare questo opuscolo informativo saranno disponibili sul sito web della Global Assembly ulteriori risorse come: video, presentazioni animate, creazioni artistiche e testimonianze di esperienze vissute. Sul [https://wiki.globalassembly.org wiki della Global Assembly] saranno disponibili traduzioni di questo opuscolo informativo in diverse lingue e riferimenti ai contesti nazionali. Un Glossario alla fine del documento fornisce il significato più preciso delle parole evidenziate in grassetto. Quando nel documento sono indicate delle temperature, le misure sono in gradi centigradi (°C).
 
Per completare questo opuscolo informativo saranno disponibili sul sito web della Global Assembly ulteriori risorse come: video, presentazioni animate, creazioni artistiche e testimonianze di esperienze vissute. Sul [https://wiki.globalassembly.org wiki della Global Assembly] saranno disponibili traduzioni di questo opuscolo informativo in diverse lingue e riferimenti ai contesti nazionali. Un Glossario alla fine del documento fornisce il significato più preciso delle parole evidenziate in grassetto. Quando nel documento sono indicate delle temperature, le misure sono in gradi centigradi (°C).
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'''<big>Sintesi</big>'''
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== '''<big>Sintesi</big>''' ==
 
   
Come sarà il mondo nel 2050?  
 
Come sarà il mondo nel 2050?  
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I cambiamenti climatici, la perdita della biodiversità, il degrado dei terreni e l'inquinamento dell'aria e dell'acqua sono altamente interconnessi. La qualità della vita delle persone che vivono in ogni parte del pianeta dipendono dalle azioni che si intraprendono oggi per affrontare queste questioni. Dipendono da noi anche le prospettive per le generazioni future. Passare alle energie rinnovabili, conservare e ristabilire gli ecosistemi e trovare nuove, e migliori, vie per relazionarsi con la Natura sarebbero passi estremamente importanti per gli anni che verranno. Un recente sondaggio<ref name=":17">UNDP [https://www.undp.org/publications/peoples-climate-vote Peoples’ Climate Vote]</ref> riferisce che la maggior parte delle persone di tutte le regioni del mondo supporta azioni riguardo i cambiamenti climatici. Questa disponibilità esiste anche mentre la pandemia di COVID-19 complica la vita quotidiana.
 
I cambiamenti climatici, la perdita della biodiversità, il degrado dei terreni e l'inquinamento dell'aria e dell'acqua sono altamente interconnessi. La qualità della vita delle persone che vivono in ogni parte del pianeta dipendono dalle azioni che si intraprendono oggi per affrontare queste questioni. Dipendono da noi anche le prospettive per le generazioni future. Passare alle energie rinnovabili, conservare e ristabilire gli ecosistemi e trovare nuove, e migliori, vie per relazionarsi con la Natura sarebbero passi estremamente importanti per gli anni che verranno. Un recente sondaggio<ref name=":17">UNDP [https://www.undp.org/publications/peoples-climate-vote Peoples’ Climate Vote]</ref> riferisce che la maggior parte delle persone di tutte le regioni del mondo supporta azioni riguardo i cambiamenti climatici. Questa disponibilità esiste anche mentre la pandemia di COVID-19 complica la vita quotidiana.
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'''Punti chiave:'''
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=== '''Punti chiave:''' ===
 
* '''Le attività umane, come l’utilizzo dei combustibili fossili, causano l'aumento della temperatura mondiale. Le temperature globali crescenti incidono in diverse maniere irreversibili'''<ref>IPCC, 2021, [https://www.ipcc.ch/2021/08/09/ar6-wg1-20210809-pr/ Climate change widespread, rapid, and intensifying]</ref> '''sul nostro clima e sui sistemi meteorologici. Alcune delle peggiori conseguenze future possono ancora essere evitate a seconda delle azioni che scegliamo di fare oggi.'''  
 
* '''Le attività umane, come l’utilizzo dei combustibili fossili, causano l'aumento della temperatura mondiale. Le temperature globali crescenti incidono in diverse maniere irreversibili'''<ref>IPCC, 2021, [https://www.ipcc.ch/2021/08/09/ar6-wg1-20210809-pr/ Climate change widespread, rapid, and intensifying]</ref> '''sul nostro clima e sui sistemi meteorologici. Alcune delle peggiori conseguenze future possono ancora essere evitate a seconda delle azioni che scegliamo di fare oggi.'''  
 
* '''Un milione di specie di piante e animali rischiano ora l'estinzione. La loro scomparsa è conseguenza dell'inquinamento, dei cambiamenti climatici, della distruzione e dello sfruttamento degli habitat naturali.'''<ref name=":18">UN Report: [https://www.ipcc.ch/2021/08/09/ar6-wg1-20210809-pr/ Nature’s Dangerous Decline ‘Unprecedented’; Species Extinction Rates ‘Accelerating’]</ref>
 
* '''Un milione di specie di piante e animali rischiano ora l'estinzione. La loro scomparsa è conseguenza dell'inquinamento, dei cambiamenti climatici, della distruzione e dello sfruttamento degli habitat naturali.'''<ref name=":18">UN Report: [https://www.ipcc.ch/2021/08/09/ar6-wg1-20210809-pr/ Nature’s Dangerous Decline ‘Unprecedented’; Species Extinction Rates ‘Accelerating’]</ref>
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I leader mondiali si incontreranno a Glasgow alla fine di quest'anno per parlare di cosa fare della crisi climatica, e in Cina per parlare della crisi ecologica. È vitale che i governi comincino a riconoscere le interazioni tra queste due crisi, e sviluppino obiettivi, traguardi e azioni reciprocamente compatibili.  
 
I leader mondiali si incontreranno a Glasgow alla fine di quest'anno per parlare di cosa fare della crisi climatica, e in Cina per parlare della crisi ecologica. È vitale che i governi comincino a riconoscere le interazioni tra queste due crisi, e sviluppino obiettivi, traguardi e azioni reciprocamente compatibili.  
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Ora che gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sono stati fissati, i colloqui sul clima di Glasgow dovrebbero occuparsi di creare una tabella di marcia più dettagliata su come raggiungerli. Alcune considerazioni includeranno come concordare riduzioni di emissioni più efficaci a breve termine. Per esempio: abbandonare i combustibili fossili, migliorare l’uso dell’energia, limitare la deforestazione e convertire le promesse di impatto zero in azioni concrete.
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Ora che gli obiettivi dell'Accordo di Parigi sono stati fissati, i colloqui sul clima di Glasgow dovrebbero occuparsi di creare una tabella di marcia più dettagliata su come raggiungerli. Alcune considerazioni includeranno come concordare riduzioni di emissioni più efficaci a breve termine. Per esempio: abbandonare i combustibili fossili, migliorare l’uso dell’energia, limitare la deforestazione e convertire le promesse di zero emissioni nette in azioni concrete.
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== Contenuto ==
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== Che cos’è la crisi climatica? ==
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=== Che cos’è la crisi climatica? ===
 
''In questa sezione esploriamo il fenomeno dei “cambiamenti climatici”. Che cosa sono? Che cosa li sta causando? Perché il problema è urgente?''
 
''In questa sezione esploriamo il fenomeno dei “cambiamenti climatici”. Che cosa sono? Che cosa li sta causando? Perché il problema è urgente?''
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Alluvioni, siccità, ondate di calore e fenomeni meteorologici estremi avvenivano anche prima di questi cambiamenti climatici, ma la climatologia ci avverte che i cambiamenti climatici renderanno questo tipo di eventi più probabili o intensi. Milioni di persone in ogni parte del mondo rischieranno di perdere la propria casa, essere uccisi o feriti, non avere abbastanza cibo o acqua potabile da bere.
 
Alluvioni, siccità, ondate di calore e fenomeni meteorologici estremi avvenivano anche prima di questi cambiamenti climatici, ma la climatologia ci avverte che i cambiamenti climatici renderanno questo tipo di eventi più probabili o intensi. Milioni di persone in ogni parte del mondo rischieranno di perdere la propria casa, essere uccisi o feriti, non avere abbastanza cibo o acqua potabile da bere.
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=== Che cos'è la crisi ecologica? ===
== Che cos'è la crisi ecologica? ==
   
''Che impatto stanno avendo le attività umane sulle altre specie con le quali condividiamo il pianeta? In questa sezione vedremo come mai la biodiversità è così importante per la salute e lo sviluppo umano e il ruolo delle comunità indigene in diverse zone della Terra.''
 
''Che impatto stanno avendo le attività umane sulle altre specie con le quali condividiamo il pianeta? In questa sezione vedremo come mai la biodiversità è così importante per la salute e lo sviluppo umano e il ruolo delle comunità indigene in diverse zone della Terra.''
   Line 134: Line 130:  
La popolazione mondiale aumenta di numero anno dopo anno. Questo significa che sempre più persone dovranno estrarre dall'ambiente le risorse per soddisfare i propri bisogni essenziali. Nei prossimi decenni si prevede che la perdita di biodiversità diventerà sempre più rapida e intensa. Questo succederà a meno che non si attuino azioni efficaci e urgenti per fermare e invertire le tendenze al degrado degli ecosistemi e limitare i cambiamenti climatici. L'urgenza e la gravità della situazione attuale sono le ragioni per cui parliamo di crisi.
 
La popolazione mondiale aumenta di numero anno dopo anno. Questo significa che sempre più persone dovranno estrarre dall'ambiente le risorse per soddisfare i propri bisogni essenziali. Nei prossimi decenni si prevede che la perdita di biodiversità diventerà sempre più rapida e intensa. Questo succederà a meno che non si attuino azioni efficaci e urgenti per fermare e invertire le tendenze al degrado degli ecosistemi e limitare i cambiamenti climatici. L'urgenza e la gravità della situazione attuale sono le ragioni per cui parliamo di crisi.
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==== Il ruolo delle popolazioni indigene nella conservazione della biodiversità ====
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===== Il ruolo delle popolazioni indigene nella conservazione della biodiversità =====
 
In generale, i trend di conservazione della biodiversità sono migliori nelle aree possedute o gestite da popolazioni indigene e comunità locali di stampo tradizionale.<ref>Report Nazioni Unite: [https://www.un.org/sustainabledevelopment/blog/2019/05/nature-decline-unprecedented-report/ Nature’s Dangerous Decline ‘Unprecedented’; Species Extinction Rates ‘Accelerating’]</ref>
 
In generale, i trend di conservazione della biodiversità sono migliori nelle aree possedute o gestite da popolazioni indigene e comunità locali di stampo tradizionale.<ref>Report Nazioni Unite: [https://www.un.org/sustainabledevelopment/blog/2019/05/nature-decline-unprecedented-report/ Nature’s Dangerous Decline ‘Unprecedented’; Species Extinction Rates ‘Accelerating’]</ref>
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La crisi della biodiversità è strettamente legata ai destini di queste culture uniche e particolari, ai loro sistemi di trasmissione e applicazione del sapere, ai loro linguaggi e alle loro identità.
 
La crisi della biodiversità è strettamente legata ai destini di queste culture uniche e particolari, ai loro sistemi di trasmissione e applicazione del sapere, ai loro linguaggi e alle loro identità.
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== Perché ci troviamo in una situazione di crisi climatica ed ecologica? ==
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=== Perché ci troviamo in una situazione di crisi climatica ed ecologica? ===
 
''In questa sezione vedremo come alcuni modi di concepire il mondo, dominanti nei secoli passati, hanno modellato un atteggiamento nei confronti della Natura che ha portato alla crisi climatica ed ecologica di oggi.''
 
''In questa sezione vedremo come alcuni modi di concepire il mondo, dominanti nei secoli passati, hanno modellato un atteggiamento nei confronti della Natura che ha portato alla crisi climatica ed ecologica di oggi.''
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Presi insieme, gli NDC determinano se il mondo raggiungerà o meno gli obiettivi a lungo termine dell'Accordo di Parigi.<ref>UNFCCC [https://unfccc.int/process-and-meetings/the-paris-agreement/nationally-determined-contributions-ndcs/nationally-determined-contributions-ndcs Nationally Determined Contributions] (NDCs)</ref> Se tutti gli attuali obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fossero raggiunti - e non sappiamo ancora se lo saranno - è probabile che avremo comunque almeno 3°C di riscaldamento globale. L'obiettivo dell'Accordo di Parigi del 2015 di limitare il riscaldamento ben al di sotto di 2°C rimarrà nella carta.<ref name=":19">Lenton. [https://drive.google.com/file/d/1-9fSRKJOgEn7h4IdZQxSNfOTNAhqcYaE/view Climate Tipping Points too Risky to Bet Against]</ref>
 
Presi insieme, gli NDC determinano se il mondo raggiungerà o meno gli obiettivi a lungo termine dell'Accordo di Parigi.<ref>UNFCCC [https://unfccc.int/process-and-meetings/the-paris-agreement/nationally-determined-contributions-ndcs/nationally-determined-contributions-ndcs Nationally Determined Contributions] (NDCs)</ref> Se tutti gli attuali obiettivi di riduzione delle emissioni di gas serra fossero raggiunti - e non sappiamo ancora se lo saranno - è probabile che avremo comunque almeno 3°C di riscaldamento globale. L'obiettivo dell'Accordo di Parigi del 2015 di limitare il riscaldamento ben al di sotto di 2°C rimarrà nella carta.<ref name=":19">Lenton. [https://drive.google.com/file/d/1-9fSRKJOgEn7h4IdZQxSNfOTNAhqcYaE/view Climate Tipping Points too Risky to Bet Against]</ref>
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Poiché gli attuali NDC non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, ogni cinque anni le Nazioni presentano nuovi NDC all'ONU. L'intenzione è che ogni Paese diventi più ambizioso nei suoi obiettivi, sulla base degli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Ogni Paese stabilisce obiettivi diversi. Per esempio, l'UE si è impegnata a ridurre le sue emissioni di gas serra del 55% entro il 2030<ref>EU [https://ec.europa.eu/clima/policies/strategies/2030_en 2030 Climate & Energy Framework]</ref> e il Regno Unito del 78% entro il 2035.<ref>[https://www.gov.uk/government/news/uk-enshrines-new-target-in-law-to-slash-emissions-by-78-by-2035 UK enshrines new target in law to slash emissions by 78% by 2035]</ref> La Francia e il Regno Unito sono tra i Paesi che hanno reso il raggiungimento dello zero netto entro il 2050 un requisito legale. Il Giappone, il Sudafrica, l'Argentina, il Messico e l'UE hanno tutti annunciato obiettivi per raggiungere lo zero netto entro il 2050.<ref name=":8">UN [https://wedocs.unep.org/bitstream/handle/20.500.11822/34438/EGR20ESE.pdf?sequence=25 Emissions Gap Report 2020 - Executive Summary]</ref> La Cina si è impegnata a raggiungere il "picco delle emissioni" entro il 2030 prima di passare allo zero netto entro la fine del 2060.<ref name=":8" />
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Poiché gli attuali NDC non sono sufficienti per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo di Parigi, ogni cinque anni le Nazioni presentano nuovi NDC all'ONU. L'intenzione è che ogni Paese diventi più ambizioso nei suoi obiettivi, sulla base degli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Ogni Paese stabilisce obiettivi diversi. Per esempio, l'UE si è impegnata a ridurre le sue emissioni di gas serra del 55% entro il 2030<ref>EU [https://ec.europa.eu/clima/policies/strategies/2030_en 2030 Climate & Energy Framework]</ref> e il Regno Unito del 78% entro il 2035.<ref>[https://www.gov.uk/government/news/uk-enshrines-new-target-in-law-to-slash-emissions-by-78-by-2035 UK enshrines new target in law to slash emissions by 78% by 2035]</ref> La Francia e il Regno Unito sono tra i Paesi che hanno reso il raggiungimento delle emissioni nette zero entro il 2050 un requisito legale. Il Giappone, il Sudafrica, l'Argentina, il Messico e l'UE hanno tutti annunciato obiettivi per raggiungere le emissioni nette zero entro il 2050.<ref name=":8">UN [https://wedocs.unep.org/bitstream/handle/20.500.11822/34438/EGR20ESE.pdf?sequence=25 Emissions Gap Report 2020 - Executive Summary]</ref> La Cina si è impegnata a raggiungere il "picco delle emissioni" entro il 2030 prima di passare a emissioni nette zero entro la fine del 2060.<ref name=":8" />
    
Dopo Parigi, alcuni progressi sono già stati fatti. Tuttavia le cose non si stanno muovendo abbastanza velocemente. Una recente analisi delle Nazioni Unite ha concluso che se anche le Nazioni rispettassero tutti gli NDC, ci sarebbe comunque un innalzamento di temperatura di 2,7°C entro la fine del secolo.<ref>UNFCCC [https://unfccc.int/news/full-ndc-synthesis-report-some-progress-but-still-a-big-concern Full NDC Synthesis Report: Some Progress, but Still a Big Concern]</ref>
 
Dopo Parigi, alcuni progressi sono già stati fatti. Tuttavia le cose non si stanno muovendo abbastanza velocemente. Una recente analisi delle Nazioni Unite ha concluso che se anche le Nazioni rispettassero tutti gli NDC, ci sarebbe comunque un innalzamento di temperatura di 2,7°C entro la fine del secolo.<ref>UNFCCC [https://unfccc.int/news/full-ndc-synthesis-report-some-progress-but-still-a-big-concern Full NDC Synthesis Report: Some Progress, but Still a Big Concern]</ref>
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* Nello scenario di riscaldamento "'''alto'''" la temperatura salirà di 2,8 - 4,6°C entro il 20100. In questa ipotesi, le Nazioni faranno pochissimi sforzi per limitare le loro emissioni. Entro la fine del secolo le emissioni di CO<sub>2</sub> raddoppieranno rispetto al livello di oggi.
 
* Nello scenario di riscaldamento "'''alto'''" la temperatura salirà di 2,8 - 4,6°C entro il 20100. In questa ipotesi, le Nazioni faranno pochissimi sforzi per limitare le loro emissioni. Entro la fine del secolo le emissioni di CO<sub>2</sub> raddoppieranno rispetto al livello di oggi.
 
* Lo scenario "'''medio'''" lo vivremo se riusciremo a mantenere fino a metà secolo le emissioni odierne, per poi diminuirle lentamente. In questo caso la temperatura terrestre salirà di 2,1 - 3,5°C entro il 2100.
 
* Lo scenario "'''medio'''" lo vivremo se riusciremo a mantenere fino a metà secolo le emissioni odierne, per poi diminuirle lentamente. In questo caso la temperatura terrestre salirà di 2,1 - 3,5°C entro il 2100.
* In uno scenario "'''basso'''" l'umanità limita le sue emissioni già nel decennio in corso. Dovremmo riuscire a raggiungere il pareggio "Zero emissioni" nel 2075. La temperatura salirà di 1,3 - 2,4°C entro il 2100.
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* In uno scenario "'''basso'''" l'umanità limita le sue emissioni già nel decennio in corso. Dovremmo riuscire a raggiungere il pareggio "zero emissioni nette" nel 2075. La temperatura salirà di 1,3 - 2,4°C entro il 2100.
 
* Nello scenario "'''molto basso'''" già in questo decennio le emissioni diminuiscono rapidamente. Il pareggio a zero emissioni nette arriverebbe nel 2050. Vedremmo comunque un riscaldamento di 1,0 - 1,8°C entro il secolo.
 
* Nello scenario "'''molto basso'''" già in questo decennio le emissioni diminuiscono rapidamente. Il pareggio a zero emissioni nette arriverebbe nel 2050. Vedremmo comunque un riscaldamento di 1,0 - 1,8°C entro il secolo.
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=== C. Aspettative circa le emissioni negative ===
 
=== C. Aspettative circa le emissioni negative ===
Gli scenari a basse e molto basse emissioni visti prima si basano anche su tecnologie in grado di rimuovere CO<sub>2</sub> dall'atmosfera. Queste tecnologie a "'''emissioni negative'''" ancora non esistono e forse saranno inventati nella seconda metà di questo secolo.
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Gli scenari a basse e molto basse emissioni visti prima si basano anche su tecnologie in grado di rimuovere CO<sub>2</sub> dall'atmosfera. Queste tecnologie a "'''emissioni negative'''" ancora non esistono e forse saranno inventate nella seconda metà di questo secolo.
    
Molti scienziati sono preoccupati dalla fiducia che molti ripongono in strumenti che non abbiamo. Non abbiamo la certezza che le macchine per togliere CO<sub>2</sub> dall'atmosfera funzioneranno. La speranza di una soluzione che ci potrà salvare un domani fa sembrare meno urgente il problema che viviamo oggi. La speranza di cavarcela facilmente rallenta e smorza l'impegno nel risolvere oggi il nostro problema comune.
 
Molti scienziati sono preoccupati dalla fiducia che molti ripongono in strumenti che non abbiamo. Non abbiamo la certezza che le macchine per togliere CO<sub>2</sub> dall'atmosfera funzioneranno. La speranza di una soluzione che ci potrà salvare un domani fa sembrare meno urgente il problema che viviamo oggi. La speranza di cavarcela facilmente rallenta e smorza l'impegno nel risolvere oggi il nostro problema comune.
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Alcune azioni possono, allo stesso modo, avere ripercussioni positive in più di un settore. Riforestare su larga scala con piante native risolve simultaneamente un problema di degrado del suolo, rallenta la perdita di biodiversità e diminuisce l'inquinamento di acqua e aria.
 
Alcune azioni possono, allo stesso modo, avere ripercussioni positive in più di un settore. Riforestare su larga scala con piante native risolve simultaneamente un problema di degrado del suolo, rallenta la perdita di biodiversità e diminuisce l'inquinamento di acqua e aria.
Riportare gli ecosistemi a un livello naturale e ottimale di funzionamento permette alle foreste, agli oceani e ai suoli di assorbire CO2. Oggi la Natura riesce ad assorbire solo metà delle emissioni causate dall’uomo: un quarto le prende la terraferma, un quarto finiscono negli oceani. L’altra metà delle nostre emissioni resta in atmosfera e contribuisce a riscaldare sempre di più il pianeta.<ref name=":1" />
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Riportare gli ecosistemi a un livello naturale e ottimale di funzionamento permette alle foreste, agli oceani e ai suoli di assorbire CO<sub>2</sub>. Oggi la Natura riesce ad assorbire solo metà delle emissioni causate dall’uomo: un quarto le prende la terraferma, un quarto finiscono negli oceani. L’altra metà delle nostre emissioni resta in atmosfera e contribuisce a riscaldare sempre di più il pianeta.<ref name=":1" />
 
Sulle terre emerse, sono le foreste ad assorbire quasi un quarto di emissioni umane e hanno la potenzialità di rimuovere dall’atmosfera molta più CO<sub>2</sub>.<ref>Brack, Duncan, [https://www.un.org/esa/forests/wp-content/uploads/2019/03/UNFF14-BkgdStudy-SDG13-March2019.pdf Forests and Climate Change]</ref>
 
Sulle terre emerse, sono le foreste ad assorbire quasi un quarto di emissioni umane e hanno la potenzialità di rimuovere dall’atmosfera molta più CO<sub>2</sub>.<ref>Brack, Duncan, [https://www.un.org/esa/forests/wp-content/uploads/2019/03/UNFF14-BkgdStudy-SDG13-March2019.pdf Forests and Climate Change]</ref>
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== Distribuzione ed equità ==
 
== Distribuzione ed equità ==
 
Alcune Nazioni hanno iniziato a emettere quantità significative di CO<sub>2</sub> secoli fa; altre Nazioni hanno appena cominciato. La ragione per cui le emissioni annuali oggi stanno aumentando è per la rapida espansione delle economie emergenti, specialmente in Asia, Medio Oriente e Americhe Centrale e Meridionale. Quasi tutto l’aumento delle emissioni che vedremo in questo secolo verrà da Paesi in via di sviluppo.<ref name=":5" />
 
Alcune Nazioni hanno iniziato a emettere quantità significative di CO<sub>2</sub> secoli fa; altre Nazioni hanno appena cominciato. La ragione per cui le emissioni annuali oggi stanno aumentando è per la rapida espansione delle economie emergenti, specialmente in Asia, Medio Oriente e Americhe Centrale e Meridionale. Quasi tutto l’aumento delle emissioni che vedremo in questo secolo verrà da Paesi in via di sviluppo.<ref name=":5" />
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Paesi ricchi come gli Stati Uniti d’America e i membri dell’Unione Europea hanno delocalizzato i processi produttivi che emettono le maggiori emissioni in Paesi come India e Cina. Per esempio, una grande percentuale degli apparecchi elettronici usati in tutto il mondo sono stati costruiti in Cina. Questo comportamento ha semplicemente spostato la sorgente delle emissioni, invece di ridurle.<ref name=":6" />
 
Paesi ricchi come gli Stati Uniti d’America e i membri dell’Unione Europea hanno delocalizzato i processi produttivi che emettono le maggiori emissioni in Paesi come India e Cina. Per esempio, una grande percentuale degli apparecchi elettronici usati in tutto il mondo sono stati costruiti in Cina. Questo comportamento ha semplicemente spostato la sorgente delle emissioni, invece di ridurle.<ref name=":6" />
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Le differenze tra i maggiori emettitori di CO<sub>2</sub> e coloro che subiranno i peggiori danni dai cambiamenti climatici sono enormi. I ricchi costituiscono solo l’1% della popolazione mondiale, sono circa 75 milioni di persone. Questi pochi ricchi emettono il doppio della CO<sub>2</sub> rispetto al 50% della popolazione povera (3750 milioni di persone).<ref name=":6" />
 
Le differenze tra i maggiori emettitori di CO<sub>2</sub> e coloro che subiranno i peggiori danni dai cambiamenti climatici sono enormi. I ricchi costituiscono solo l’1% della popolazione mondiale, sono circa 75 milioni di persone. Questi pochi ricchi emettono il doppio della CO<sub>2</sub> rispetto al 50% della popolazione povera (3750 milioni di persone).<ref name=":6" />
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I Paesi più ricchi hanno più risorse di quelli poveri per adattarsi alle richieste di un clima che cambia, questo significa che i Paesi poveri hanno bisogno di supporto finanziario e sostegno tecnologico. Quanto maggiore sarà il riscaldamento, tanto più seri saranno gli impatti sulle società, le economie, la salute umana e degli ecosistemi; la sfida dell’adattamento sarà quindi più complicata.
 
I Paesi più ricchi hanno più risorse di quelli poveri per adattarsi alle richieste di un clima che cambia, questo significa che i Paesi poveri hanno bisogno di supporto finanziario e sostegno tecnologico. Quanto maggiore sarà il riscaldamento, tanto più seri saranno gli impatti sulle società, le economie, la salute umana e degli ecosistemi; la sfida dell’adattamento sarà quindi più complicata.
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Di tutti i 192 Paesi che hanno firmato l'Accordo di Parigi, 127 (compresa l’India) non hanno la capacità finanziaria o tecnologica di rispettare completamente o parzialmente gli impegni e, quindi, hanno firmato dicendo che i loro risultati dipenderanno dalla quantità e qualità degli aiuti internazionali che riceveranno.<ref name=":7" /> Senza un adeguato sostegno da parte dei Paesi ricchi, questi impegni non potranno essere rispettati. Oggi questi Paesi stanno ancora aspettando che questi aiuti arrivino.<ref name=":7" />
 
Di tutti i 192 Paesi che hanno firmato l'Accordo di Parigi, 127 (compresa l’India) non hanno la capacità finanziaria o tecnologica di rispettare completamente o parzialmente gli impegni e, quindi, hanno firmato dicendo che i loro risultati dipenderanno dalla quantità e qualità degli aiuti internazionali che riceveranno.<ref name=":7" /> Senza un adeguato sostegno da parte dei Paesi ricchi, questi impegni non potranno essere rispettati. Oggi questi Paesi stanno ancora aspettando che questi aiuti arrivino.<ref name=":7" />
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== COP26 e oltre ==
 
== COP26 e oltre ==
 
Abbiamo già sperimentato le prime emergenze ecologiche e climatiche e altre, peggiori, ne arriveranno man mano che le emissioni di gas a effetto serra aumenteranno e l’umanità continuerà a distruggere la biodiversità. I danni causati dai cambiamenti climatici che vediamo accadere oggi in tutte le parti del mondo sono peggiori di quelli che prevedevamo una decina di anni fa. Per poter ancora raggiungere l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale sotto la soglia critica di 1,5°C dovremo tagliare le emissioni in modo significativo entro il decennio in corso e continuare a farlo anche in quelli successivi.
 
Abbiamo già sperimentato le prime emergenze ecologiche e climatiche e altre, peggiori, ne arriveranno man mano che le emissioni di gas a effetto serra aumenteranno e l’umanità continuerà a distruggere la biodiversità. I danni causati dai cambiamenti climatici che vediamo accadere oggi in tutte le parti del mondo sono peggiori di quelli che prevedevamo una decina di anni fa. Per poter ancora raggiungere l’obiettivo di contenere il riscaldamento globale sotto la soglia critica di 1,5°C dovremo tagliare le emissioni in modo significativo entro il decennio in corso e continuare a farlo anche in quelli successivi.
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Negli ultimi cinque anni ci sono stati alcuni successi. L’energia solare ed eolica si è rivelata molto più economica e semplice da installare di quanto inizialmente previsto. I veicoli elettrici si stanno diffondendo a prezzi sempre più abbordabili. Le tecnologie a bassa richiesta di carbonio sono competitive in un numero crescente di mercati. C’è una diffusa concordanza anche sulla necessità di ridurre le emissioni nei settori storicamente più restii al cambiamento come il trasporto aereo. Un rapporto del 2018 sull’industria aeronautica ha però riscontrato che i piani attuali per aggiornare le tecnologie esistenti e migliorare la logistica non basteranno a far diminuire le emissioni e la domanda di carburante attese per il futuro.<ref>[https://www.transportenvironment.org/discover/roadmap-decarbonising-european-aviation/ Roadmap to decarbonising European aviation]</ref> Per quanto riguarda le emissioni dell’industria pesante si stanno definendo i necessari passi da compiere.
 
Negli ultimi cinque anni ci sono stati alcuni successi. L’energia solare ed eolica si è rivelata molto più economica e semplice da installare di quanto inizialmente previsto. I veicoli elettrici si stanno diffondendo a prezzi sempre più abbordabili. Le tecnologie a bassa richiesta di carbonio sono competitive in un numero crescente di mercati. C’è una diffusa concordanza anche sulla necessità di ridurre le emissioni nei settori storicamente più restii al cambiamento come il trasporto aereo. Un rapporto del 2018 sull’industria aeronautica ha però riscontrato che i piani attuali per aggiornare le tecnologie esistenti e migliorare la logistica non basteranno a far diminuire le emissioni e la domanda di carburante attese per il futuro.<ref>[https://www.transportenvironment.org/discover/roadmap-decarbonising-european-aviation/ Roadmap to decarbonising European aviation]</ref> Per quanto riguarda le emissioni dell’industria pesante si stanno definendo i necessari passi da compiere.
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== Glossario ==
 
== Glossario ==
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'''Accordi di Parigi''': sono un trattato internazionale, firmato nel 2015, che impegna legalmente gli Stati firmatari a compiere delle azioni riguardanti i cambiamenti climatici.
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'''Adattamento''': cambiamento, modifica o miglioria di qualcosa per farla funzionare in una nuova situazione.
 
'''Adattamento''': cambiamento, modifica o miglioria di qualcosa per farla funzionare in una nuova situazione.
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'''Quote di emissione''': il limite massimo di anidride carbonica che un Paese, una società o un'organizzazione ha deciso di emettere in un determinato periodo di tempo.
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'''Anidride carbonica (CO<sub>2</sub>)''': l'anidride carbonica è un gas composto da un atomo di carbonio e due di ossigeno.
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'''Anidride carbonica (CO<sub>2</sub>)''': l'anidride carbonica è un gas composto da un atomo di carbonio e due di ossigeno.
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'''Basso contenuto di carbonio''': produzione e consumi che richiedono pochi combustibili, ovvero a ridotte emissioni di CO<sub>2</sub> in atmosfera.
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'''Climate Change COP26''': 26<sup>esima</sup> Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici: organismo decisionale responsabile di monitorare e valutare l'attuazione della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite. Nel novembre 2021 le parti si riuniscono per la 26<sup>esima</sup> volta.
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'''Calotta glaciale della Groenlandia''': è una enorme massa di ghiaccio deposta sopra il territorio della Groenlandia, di cui copre il 79%. Solo la Calotta Antartica ha dimensioni maggiori.
    
'''CBD COP15''': 15<sup>esima</sup> Conferenza delle Parti sulla Convenzione sulla Diversità Biologica, organismo decisionale responsabile di monitorare e valutare l’attuazione della Convenzione sulla Diversità Biologica delle Nazioni Unite. Nel 2022 le parti si riuniranno per la 15<sup>esima</sup> volta.
 
'''CBD COP15''': 15<sup>esima</sup> Conferenza delle Parti sulla Convenzione sulla Diversità Biologica, organismo decisionale responsabile di monitorare e valutare l’attuazione della Convenzione sulla Diversità Biologica delle Nazioni Unite. Nel 2022 le parti si riuniranno per la 15<sup>esima</sup> volta.
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'''Decarbonizzazione''': riduzione delle emissioni di carbonio, ovvero diminuzione dell'anidride carbonica emessa. Si ottiene attraverso l'uso di sistemi e processi che usino meno combustibili per produrre energia, con lo scopo di ridurre i gas a effetto serra in atmosfera.
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'''Climate Change COP26''': 26<sup>esima</sup> Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici: organismo decisionale responsabile di monitorare e valutare l'attuazione della Convenzione quadro sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite. Nel novembre 2021 le parti si riuniscono per la 26<sup>esima</sup> volta.
    
'''Crescita economica''': l'aumento di valore dei beni e dei servizi prodotti all'interno di un mercato (per esempio uno Stato). La crescita economica si può misurare guardando il Prodotto Interno Lordo (PIL).
 
'''Crescita economica''': l'aumento di valore dei beni e dei servizi prodotti all'interno di un mercato (per esempio uno Stato). La crescita economica si può misurare guardando il Prodotto Interno Lordo (PIL).
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'''Equità''': intesa come “responsabilità comuni ma differenziate” nelle leggi internazionali sull’ambiente. L’equità stabilisce che tutti gli Stati abbiano la responsabilità di occuparsi della distruzione ambientale globale, anche se non ne sono egualmente responsabili.  
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'''Decarbonizzazione''': riduzione delle emissioni di carbonio, ovvero diminuzione dell'anidride carbonica emessa. Si ottiene attraverso l'uso di sistemi e processi che usino meno combustibili per produrre energia, con lo scopo di ridurre i gas a effetto serra in atmosfera.
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'''Sfruttamento''': l'uso ingiusto di cose o persone a proprio vantaggio, con una mancanza di preoccupazione per il benessere della persona o danneggiamento della cosa.
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'''Equità''': intesa come “responsabilità comuni ma differenziate” nelle leggi internazionali sull’ambiente. L’equità stabilisce che tutti gli Stati abbiano la responsabilità di occuparsi della distruzione ambientale globale, anche se non ne sono egualmente responsabili.
    
'''Estinzione''': la scomparsa definitiva di un certo tipo di organismi, generalmente una specie.Avviene con la morte degli ultimi individui rimasti.
 
'''Estinzione''': la scomparsa definitiva di un certo tipo di organismi, generalmente una specie.Avviene con la morte degli ultimi individui rimasti.
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'''Gas a effetto serra''': la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha identificato sei gruppi di gas a effetto serra nel Protocollo di Kyoto: anidride carbonica (CO<sub>2</sub>), metano (CH<sub>4</sub>), ossido nitroso (N<sub>2</sub>O), idrofluorocarburi (HFCs), perfluorocarburi (PFCs), esafluoruro di zolfo (SF<sub>6</sub>), trifluoruro di azoto (NF<sub>3</sub>).
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'''Inquinamento''': l'introduzione di una sostanza nell'ambiente che ne modifichi gli equilibri naturali. Esempi sono l'abbandono di plastiche in mare e la presenza di pesticidi nei fiumi.
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'''IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change)''': il Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici è un organismo delle Nazioni Unite che fornisce informazioni scientifiche e oggettive sui cambiamenti climatici innescati dalle attività umane.
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'''Mitigazione''': l'azione di ridurre l'asprezza, la gravità e l'intensità di qualche fenomeno in modo che produca meno danni.
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'''NDC (Nationally determined contributions)''': Contributi Determinati per Nazione (CDN). I CDN sono le riduzioni delle emissioni di gas a effetto serra che ogni Nazione decide di realizzare, nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.
    
'''PIL''': il Prodotto Interno Lordo è la somma del valore di tutti i beni materiali e di tutti i servizi realizzati in un certo periodo di tempo in un determinato Paese. Per esempio, in Italia, in un anno, si contano come beni tutti gli oggetti costruiti (dalle radiosveglie ai condomini) e come servizi tutte le attività per le quali c'è stato un pagamento (dal biglietto del cinema alla visita dal dentista).
 
'''PIL''': il Prodotto Interno Lordo è la somma del valore di tutti i beni materiali e di tutti i servizi realizzati in un certo periodo di tempo in un determinato Paese. Per esempio, in Italia, in un anno, si contano come beni tutti gli oggetti costruiti (dalle radiosveglie ai condomini) e come servizi tutte le attività per le quali c'è stato un pagamento (dal biglietto del cinema alla visita dal dentista).
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'''Popoli indigeni''': una definizione ufficiale di “indigeni” non è stata adottata da nessuno organismo delle Nazioni Unite. In ogni caso, rifacendosi a una definizione corrente, i popoli indigeni sono tutti i discendenti di coloro che abitavano un territorio o una regione geografica nel momento in cui arrivarono genti di diversa etnia o cultura. I nuovi arrivati diventarono in seguito dominanti attraverso la conquista, la colonizzazione, l’occupazione, l’insediamento o altre strategie. Si stima che esistano più di 370 milioni di persone appartenenti a popoli indigeni sparse in 70 Paesi del mondo.<ref>UN [https://www.un.org/esa/socdev/unpfii/documents/5session_factsheet1.pdf Who are Indigenous people?]</ref>
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'''Quote di emissione''': il limite massimo di anidride carbonica che un Paese, una società o un'organizzazione ha deciso di emettere in un determinato periodo di tempo.
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'''Rivoluzione industriale''': la rivoluzione industriale è un momento della storia moderna tra il 1700 e il 1800. In questo lasso di tempo si passò da un'economia basata sull'agricoltura e sull'artigianato a una dominata dall'industria e dalla produzione meccanizzata.
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'''Rivoluzione scientifica''': un cambiamento nel modo di pensare della gente che avvenne tra il 1500 e il 1600. In questo lasso di tempo la scienza divenne una materia separata dalla filosofia e dalla tecnologia. Alla fine di questa transizione, la scienza si affermò come punto focale della civiltà europea, soppiantando la religione.
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'''Sfruttamento''': l'uso ingiusto di cose o persone a proprio vantaggio, con una mancanza di preoccupazione per il benessere della persona o danneggiamento della cosa.
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