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Transizione energetica
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I prossimi 10 anni saranno critici per l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Essere ben informati sui rischi e le cause di questi cambiamenti ci aiuterà a prendere le migliori decisioni possibili oggi, anche se non possiamo sapere esattamente come sarà il mondo fra cent’anni. I cambiamenti climatici stanno prendendo piede più velocemente delle nostre azioni per mitigarli e il passato non può essere un buon esempio di quello che ci aspetta.<ref name=":16" /> Il futuro che abbiamo davanti è incerto. Fare i conti con questa incertezza crea disagio perché vorremmo poter controllare tutto e invece le cose accadranno in modo caotico. Le crisi saranno anche opportunità<ref name=":16" /> e abbiamo ancora tempo per evitare i danni peggiori, se agiamo adesso.
 
I prossimi 10 anni saranno critici per l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici. Essere ben informati sui rischi e le cause di questi cambiamenti ci aiuterà a prendere le migliori decisioni possibili oggi, anche se non possiamo sapere esattamente come sarà il mondo fra cent’anni. I cambiamenti climatici stanno prendendo piede più velocemente delle nostre azioni per mitigarli e il passato non può essere un buon esempio di quello che ci aspetta.<ref name=":16" /> Il futuro che abbiamo davanti è incerto. Fare i conti con questa incertezza crea disagio perché vorremmo poter controllare tutto e invece le cose accadranno in modo caotico. Le crisi saranno anche opportunità<ref name=":16" /> e abbiamo ancora tempo per evitare i danni peggiori, se agiamo adesso.
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=== Che cosa abbiamo già fatto ===
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''Sono passati sei anni dalla firma dell’Accordo di Parigi. Che cosa hanno davvero fatto gli Stati per ridurre le emissioni e limitare la perdita di biodiversità e che cosa c’è ancora bisogno di fare?''
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==== A. La transizione energetica ====
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Una delle azioni più importanti del prossimo decennio sarà quella di smettere di usare combustibili fossili per produrre energia elettrica e impiegare al loro posto fonti rinnovabili. Oggi la disponibilità di energia rinnovabile è aumentata, ma questo non ha fatto diminuire l’uso di combustibili fossili perché anche il consumo totale di energia è aumentato.<ref name=":6" />
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Per garantire a tutti la disponibilità di fonti di energia pulita a un prezzo accessibile è necessario modificare sia la produzione che l’uso dell’energia.<ref name=":1" /> Ridurre del 70% l’utilizzo del carbone per produrre elettricità entro il 2030 significa moltiplicare per cinque gli impianti eolici e solari e chiudere 2400 centrali elettriche a carbone sparse in giro per il mondo entro i prossimi 10 anni.<ref name=":7" /> Facilitare la transizione dalle fonti fossili a quelle rinnovabili sarà costoso, ma costerà comunque molto meno di quello che spenderemmo per i danni dei cambiamenti climatici. Mitigare il cambiamento spendendo ora ci fa risparmiare moltissimo rispetto a quanto dovremo pagare per adattarci a cambiamenti climatici più ampi che avverranno se oggi non facciamo nulla.<ref>Burke et al, [https://www.nature.com/articles/s41586-018-0071-9/ Large potential reduction in economic damages under UN mitigation targets]</ref>
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Oltre al risparmio futuro, avremo diversi benefici sia economici che di salute dalla transizione verso un'economia a basso contenuto di carbonio. Per esempio vedremo una diminuzione dell’inquinamento urbano, causato in buona parte dagli scarichi dei veicoli a benzina e diesel.<ref name=":1" /><ref name=":9" /><ref>UN, 2019, [https://www.unep.org/resources/global-environment-outlook-6 Global Environmental Outlook 6]</ref>
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Produrre energia elettrica usando impianti eolici e fotovoltaici in Italia e in molti altri Paesi oggi costa meno che usare le vecchie centrali a gas o carbone. In particolare, oggi l’energia ottenuta dal sole ha tra i costi più bassi mai visti.<ref>IEA, 2020, [https://www.iea.org/reports/world-energy-outlook-2020 The World Energy Outlook]</ref>
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Le bollette elettriche in Italia aumenteranno nei prossimi mesi per via del costo del gas che importiamo dalla Russia.
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L’Italia si è impegnata a produrre il 40% della sua energia in modo rinnovabile entro il 2030, per farlo dovremo raddoppiare gli sforzi fatti negli ultimi 15 anni. L’Italia si è anche impegnata a ridurre i propri consumi di energia, ma questo non è avvenuto. La diminuzione registrata nel 2020 è solo effetto del lockdown.<ref name=":2" />
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Nonostante l’aumentata disponibilità di energie rinnovabili a livello mondiale, non siamo riusciti a ridurre l’uso di fonti fossili perché sono aumentati i consumi. Il mondo usa più energia di prima.<ref name=":6" />
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Per rispettare l'Accordo di Parigi dovremo chiudere in anticipo o convertire molte infrastrutture energetiche. Molti studi hanno calcolato che permettere alle centrali oggi in funzione di bruciare combustibili fossili fino al termine del loro ciclo di vita farà riscaldare la terra oltre la soglia di 1,5-2°C.<ref name=":6" /> (Chiudere in anticipo una centrale a carbone significa che la società elettrica non guadagnerà tutti i soldi preventivati in partenza. La società elettrica lamenterà un mancato guadagno. La gente risponderà che il costo dei danni subiti da tutti i cittadini per le emissioni di quella centrale superano di molto la perdita di alcuni investitori.)
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Aumentare la disponibilità di energia pulita è importante sia per ottenere una crescita economica sostenibile che per limitare il riscaldamento globale. L’energia pulita ridurrà la povertà e l’inquinamento dell’aria, sia all’interno degli edifici che fuori, e renderà possibili servizi essenziali come le comunicazioni, l’illuminazione e il pompaggio dell’acqua.<ref name=":1" />
     
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