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Popolazioni indigene
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Un modo di rappresentare la relazione tra i gas atmosferici e la temperatura è immaginarsi una piccola stanza chiusa in una giornata molto calda. Il sole picchia direttamente sul tetto e dentro la stanza non ci sono né porte né finestre da aprire per far uscire il caldo. Non avendo via di fuga, la temperatura nella stanza aumenta. Allo stesso modo, in atmosfera si genera del calore in eccesso quando la quantità dei gas serra presenti è troppo alta.
 
Un modo di rappresentare la relazione tra i gas atmosferici e la temperatura è immaginarsi una piccola stanza chiusa in una giornata molto calda. Il sole picchia direttamente sul tetto e dentro la stanza non ci sono né porte né finestre da aprire per far uscire il caldo. Non avendo via di fuga, la temperatura nella stanza aumenta. Allo stesso modo, in atmosfera si genera del calore in eccesso quando la quantità dei gas serra presenti è troppo alta.
Il principale gas a effetto serra è l’anidride carbonica (CO2). Le attività umane hanno anche degradato o distrutto molte parti della Natura, come le foreste e i suoli, che la rimuovono dall'atmosfera. Da quando la gente nei Paesi più ricchi iniziò a bruciare combustibili fossili, circa 200 anni fa, le temperature superficiali in tutto il mondo sono salite di circa 1,2°C<ref>[https://www.ipcc.ch/sr15/chapter/spm/ IPCC A.1]</ref>. Sebbene non sembri molto, gli ultimi 20 anni sono stati il periodo più caldo registrato negli ultimi 100mila anni<ref name=":0">[https://www.ipcc.ch/2021/08/09/ar6-wg1-20210809-pr/ IPCC - Sixth Assessment Report]</ref>.  
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Il principale gas a effetto serra è l’anidride carbonica (CO<sub>2</sub>). Le attività umane hanno anche degradato o distrutto molte parti della Natura, come le foreste e i suoli, che la rimuovono dall'atmosfera. Da quando la gente nei Paesi più ricchi iniziò a bruciare combustibili fossili, circa 200 anni fa, le temperature superficiali in tutto il mondo sono salite di circa 1,2°C<ref>[https://www.ipcc.ch/sr15/chapter/spm/ IPCC A.1]</ref>. Sebbene non sembri molto, gli ultimi 20 anni sono stati il periodo più caldo registrato negli ultimi 100mila anni<ref name=":0">[https://www.ipcc.ch/2021/08/09/ar6-wg1-20210809-pr/ IPCC - Sixth Assessment Report]</ref>.  
    
La differenza di temperatura di 1,2°C sembra piccola ma sta già avendo impatti significativi sulla vita di molte persone. Un innalzamento delle temperature comporta che la gente sta già soffrendo per ondate di calore più frequenti e intense, le foreste bruciano più facilmente e i raccolti sono diminuiti. Implica anche grandi cambiamenti nel regime delle piogge, con molta più pioggia in alcune zone e meno in altre<ref name=":0" />, questo causa allagamenti e siccità.
 
La differenza di temperatura di 1,2°C sembra piccola ma sta già avendo impatti significativi sulla vita di molte persone. Un innalzamento delle temperature comporta che la gente sta già soffrendo per ondate di calore più frequenti e intense, le foreste bruciano più facilmente e i raccolti sono diminuiti. Implica anche grandi cambiamenti nel regime delle piogge, con molta più pioggia in alcune zone e meno in altre<ref name=":0" />, questo causa allagamenti e siccità.
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La popolazione mondiale aumenta di numero anno dopo anno. Questo significa che sempre più persone dovranno estrarre dall'ambiente le risorse per soddisfare i propri bisogni essenziali. Nei prossimi decenni si prevede che la perdita di biodiversità diventerà sempre più rapida e intensa. Questo succederà a meno che non si attuino azioni efficaci e urgenti per fermare e invertire le tendenze al degrado degli ecosistemi e limitare i cambiamenti climatici. L'urgenza e la gravità della situazione attuale sono le ragioni per cui parliamo di crisi.
 
La popolazione mondiale aumenta di numero anno dopo anno. Questo significa che sempre più persone dovranno estrarre dall'ambiente le risorse per soddisfare i propri bisogni essenziali. Nei prossimi decenni si prevede che la perdita di biodiversità diventerà sempre più rapida e intensa. Questo succederà a meno che non si attuino azioni efficaci e urgenti per fermare e invertire le tendenze al degrado degli ecosistemi e limitare i cambiamenti climatici. L'urgenza e la gravità della situazione attuale sono le ragioni per cui parliamo di crisi.
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==== Il ruolo delle popolazioni indigene nella conservazione della biodiversità ====
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In generale, i trend di conservazione della biodiversità sono migliori nelle aree possedute o gestite da popolazioni indigene e comunità locali di stampo tradizionale.<ref>Report Nazioni Unite: [https://www.un.org/sustainabledevelopment/blog/2019/05/nature-decline-unprecedented-report/ Nature’s Dangerous Decline ‘Unprecedented’; Species Extinction Rates ‘Accelerating’]</ref>
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Si stima che nel mondo ci siano più di 370 milioni di persone appartenenti a popolazioni indigene, distribuite in 70 Paesi. Le popolazioni indigene proteggono l'80% della biodiversità della terraferma<ref>The Conversation [https://theconversation.com/protecting-indigenous-cultures-is-crucial-for-saving-the-worlds-biodiversity-123716 Protecting indigenous cultures is crucial for saving the world’s biodiversity]</ref> pur essendo solo il 5% della popolazione mondiale.<ref>[https://www.worldbank.org/en/topic/indigenouspeoples The World Bank]</ref> Per esempio a Cusco, in Perù, una comunità di Quechua attualmente conserva più di 1400 varietà originali di patate.<ref>[https://pubs.iied.org/sites/default/files/pdfs/migrate/G03843.pdf Biocultural heritage territories]</ref>
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La patata è una delle piante alimentari più importanti al mondo. Senza questo lavoro di protezione e salvaguardia, molte di queste varietà potrebbero essersi già estinte.
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Vivere in modo responsabile e armonioso, trattando la Natura con rispetto, fa parte dei valori fondamentali delle culture indigene. Questi valori sono spesso diversi da quelli delle società dominanti in cui questi popoli oggi vivono.
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I popoli indigeni abitavano un Paese o una regione geografica prima dell'arrivo e dell'insediamento di gente di cultura o etnia differente. I nuovi arrivati sono poi diventati dominanti attraverso la conquista, l'occupazione, la colonizzazione o altri mezzi. I popoli indigeni sono diffusi in tutto il mondo, dall'Artico al Pacifico meridionale.<ref>[https://www.un.org/esa/socdev/unpfii/documents/5session_factsheet1.pdf UN Forum on Indigenous Issues]</ref>
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Ci sono ancora moltissime specie di piante, animali e insetti che sono sconosciute o poco studiate dalla scienza. Buona parte di questa biodiversità probabilmente esiste in territori noti a popolazioni indigene. Le culture tradizionali sono riuscite a vivere in armonia con la Natura per millenni. Esse posseggono sapienza indispensabile per conservare o recuperare ecosistemi danneggiati e coltivare la biodiversità.<ref>Nazioni Unite, [https://www.unep.org/news-and-stories/story/indigenous-rights-solution Indigenous Rights: A Solution] </ref>
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Nonostante questa potenzialità, le popolazioni indigene hanno dovuto abbandonare i loro territori d'origine e le loro fonti di sussistenza. Lo hanno dovuto fare per colpa di progetti di sviluppo a grande scala (per esempio le valli allagate dalle mega dighe). In altri casi interi popoli sono diventati rifugiati climatici per colpa dei cambiamenti climatici.<ref>[https://ipcca.info/ IPCCA]</ref> Per esempio in Alaska, dove si concentra la maggior presenza di popolazioni indigene degli Stati Uniti d’America, alcune comunità si sono già trasferite. I motivi che le hanno spinte sono l’innalzamento del livello del mare e le distruzioni dovute agli incendi boschivi.<ref>[https://www.klimanavigator.eu/dossier/artikel/055467/index.php Relocation in Alaska: A brief history of how climate change is affecting native villages]</ref>
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I popoli indigeni vivono in condizioni di povertà estrema tre volte più frequentemente delle genti che si sono insediate nei loro territori.<ref>Nazioni Unite [https://www.un.org/en/observances/indigenous-day Leaving no one behind. Indigenous peoples and the call for a new social contract]</ref> Questa situazione è frutto di secoli di marginalizzazione e colonizzazione.
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La crisi della biodiversità è strettamente legata ai destini di queste culture uniche e particolari, ai loro sistemi di trasmissione e applicazione del sapere, ai loro linguaggi e alle loro identità.
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